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02.01.2015 - Redazione

Calcio, serie D: l'Argentina cambia "Mister"

Dopo le ancora per certi versi misteriose dimissioni di Carlo Calabria, rassegnate proprio nei giorni del Natale, l'Argentina Arma, la squadra orgoglio del rione balneare di Arma nella città ligure di Taggia, che milita nel girone A della serie D e che è l'unica compagine imperiese a disputare un campionato nazionale, ha un nuovo allenatore. Si tratta di Dino Bertazzon, cinquantasei anni che già ricopriva l'incarico di responsabile tecnico delle formazioni giovanili della medesima società. Se Carlo Calabria è stato, da giocatore, il " gioiellino" della seconda Sanremese, quella di Luigi Cichero tanto per intenderci, che ad inizio del terzo millennio ha disputato alcuni campionati nell'allora serie C2, Dino Bertazzon è ricordato in tutto il Ponente ligure come la " mitica" ala della Sanremese di Gianni Borra, il " Presidentissimo" che tra il 1978 ed il 1983 stupì l'universo calcistico ligure vincendo, il primo anno, il campionato di C2 e, poi, nei quattro anni successivi si fece onore nella terza serie nazionale, cioè in C1, sfiorando addirittura, da matricola, la promozione in serie B. Bertazzon fu ceduto nell'estate 1983 al Taranto che militava in C1 ma che fu tosto promosso in serie B.

Terminata l'indimenticabile stagione di Gianni Borra alla presidenza della squadra matuziana, la Sanremese sopravvisse in terza serie ancora tre anni, poi subì un rapido declino ed addirittura fallì. Anche la carriera di Dino Bertazzon, abbandonata Sanremo, subì un rapido declino.

Al termine del campionato di serie B terminato nel 1985 fu accusato di avere, insieme al compagno di squadra Vito Chimenti, addomesticato la partita Perugia- Taranto, esiziale per gli umbri per non retrocedere. Da ala del Taranto Bertazzon, secondo la giustizia sportiva, concorse all'illecito e fu pesantemente punito con una lunga squalifica. Tornò in campo nel 1988 ma su palcoscenici ben più modesti. Ricominciò a prendere a calci un pallone a Taggia ma nell'altra formazione cittadina, cioè la Taggese. Terminò la carriera ancora a Sanremo, nel Sanremo80 dove ritrovò, come Presidente, quel Gianni Borra che tanto lo valorizzò da giovane. Appese le scarpe al chiodo nel 1991.

Aveva meno di trentatre anni, essendo nato nel Veneziano, a Mirano per la precisione, il venti Dicembre del 1958. Ora la più blasonata squadra della città di Taggia, e cioè quell'Argentina nata come Juve- Arma tanto che agli albori, in luogo delle attuali casacche rossonere, vestiva in bianconero, ha deciso di chiamarlo al capezzale della prima squadra che dovrà, da oggi sino al termine del campionato sudare le proverbiali sette camicie per salvarsi, giacché da quando è stata abolita la serie C2, il tasso tecnico della quarta serie è notevolmente aumentato.                     .                 

Sergio Bagnoli 


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