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13.09.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Ventimiglia: per la Spes passaggio di testimone e tanta commozione

Stamane presso l'Aula Magna del Liceo Scientifico/Classico "A. Aprosio" un "formale" passaggio di consegne tra lo storico promotore della Spes Luciano Codarri e il nuovo dirigente Matteo Lupi. Ma anche la voglia di fare "parlare" l'universo Spes. Fatto ed animato dai ragazzi e dalle famiglie che intorno alla Spes ruotano, dagli operatori e dai volontari.

Alla presenza del Commissario prefettizio Luciana Lucianò, sul palco per la prima parte dell'incontro, del Presidente Nazionale Auser Michele Mangano e naturalmente dei protagonisti dell'incontro Luciano Codarri e Matteo Lupi, in una giornata "moderata" dalle parole di Graziano Consiglieri che nella Spes Ventimiglia cura la pubblicazione del giornalino "Andare Oltre", stamane si è vissuta una giornata storica.

Per il testimone lasciato "pro futuro" a Matteo Lupi da Luciano Codarri ma, soprattutto, per la parola data a chi la Spes la vive ogni giorno: i ragazzi, i loro genitori, i volontari, gli operatori.

Ha preso la parola per prima Luciana Lucianò, "introducendo" lei stessa l'incontro rammentando come: "Io intorno alla figura di Luciano Codarri, appena insediata, ho ricevuto commenti sempre positivi. Sulla loro splendida realta'. Ne sono rimasta io stessa affascinata poichè anche io ho prestato e presto appena posso volontariato. Di Codarri ammiro il grande spirito. La sua è stata sedici anni fa una sfida contro le "certezze" e fatta, ovviamente, senza grandi fondi a disposizione. Ora vi è una realtà fatta di una progettualita' straordinaria. Sara' sempre con i suoi ragazzi. E sarà un grande maestro per Matteo Lupi".

Prende quindi la parola il Dottor Monticone, preside dell'Istituto: "E' un piacere ospitare la Spes. Rappresenta una grande "luce" in provincia nel campo del sostegno e della'aiuto ai ragazzi disabili. La scuola non puo' non tenerne conto e collaborare con questa realta". 

E' la volta, quindi, del dottor Gianluca Lisa che portando i saluti del dottor Cotelessa  - direttore generale ASL - rammenta l'impegno di Codarri nel portare un deciso cambio di rotta in Provincia nell'affrontare il tema della disabilità: "Se ora le cose sono cambiate ciò è grazie anche al suo impegno ed al suo lavoro.
Le sfide saranno sempre piu' difficili, ma la storia della Spes e' li' a ricordarci che le sfide possono essere vinte".

Il momento atteso arriva e Luciano Codarri prende la parola: "Che dire...sedici anni sono lunghi. Le emozioni sono tante. Siamo qui come sapete per un "passaggio di consegne" e Matteo ha le caratteristiche per fare il dirigente. Ma ha anche una dote come l'umilta'. E questa rappresenta una garanzia per la nostra realtà: una realtà costituita dai nostri ragazzi e dalle loro famiglie.
Siamo nati nel 1996 cercando di portare nella società un messaggio ben preciso: mettere al centro del nostro lavoro le emozioni, i nostri ragazzi e i genitori.
Questo era e deve rimanere il punto di partenza: il mettersi "insieme"; noi e le nostre vite. Per ritrovare l'orgoglio di essere genitori. Ovvio questa è una sfida: rendere i nostri ragazzi "protagonisti" perche' liberi e cittadini. Il Centro Spes è una straordinaria occasione per crescere insieme e per fare capire ai ragazzi che possono avere un ruolo importante nella società che ruota attorno a loro. Inizialmente non avevamo alcuna convenzione con l'ASL. I ragazzi che seguiamo sono 72. Ma ad essere seguiti in convenzione con l'Asl sono poco piu' di quaranta. Ritengo che, tutt'ora, debbano essere messi, a fare da filo conduttore nella realtà del terzo settore e della disabilità, la carta dei diritti dell' uomo e la costituzione. La crisi non puo' giustificare il taglio ai servizi essenziali; il benessere della persona e' un bene primario. Occorre investire ancora e ancora; saldare il terzo settore alla scuola a sua volta in grave crisi. Abbiamo 33 ragazzi nei laboratori. Il diritto al lavoro è fondamentale anche per questi ragazzi. Nel centro diurno, non nascondiamoci dietro ad un dito, si devono vivere le emozioni ed anche sentimenti e sessualita'. Anche qui in questo campo, per esempio, mancano i servizi per le ragazze con problemi fisici o psichici. Occorre portare i diritti delle persone di nuovo al centro dei nostri progetti. Per portare alcuni esempi ad Armando Biasi ho chiesto un chiosco con una licenza ove vendere i nostri prodotti; a Ventimiglia un punto vendita. Tutto questo praticamente a costo zero e con quale fine se non quello di portare i ragazzi a lavorare ed a rendersi utili? Io, personalmente, dopo sedici anni mi sento piu' ricco".

La parola passa poi al neo Presidente Matteo lupi: "Sento affetto e sintonia.  La cosa necessaria per poter intraprendere questo percorso. Il progetto di Luciano all'epoca venne definito da qualcuno come incredibile e folle. Io ebbi modo di conoscere la Spes tramite i progetti di servizio civile. Per il futuro la sfida sara' grande. Ora che si riorganizzano le strutture la sfida sara' quella di creare nuove progettualita'. Sarà essenziale continuare nel progetto "Auser".  
Ci terrei, però, a ricordare come a Luglio e ad Agosto, unici nel nord Italia, i nostri ragazzi hanno collaborato nei laboratori della legalita'. Rimarco come sarà doveroso continuare con il solito impegno a fianco delle nostre famiglie per dialogare con enti ed associazioni".

Il Presidente "Auser" Mangano: "Quello a cui "puntiamo", come sempre, è rimettere la persona al centro delle nostre progettualita'. E questo è un punto su cui non transigere: l'Italia, vorrei rimarcare, come sia ancora l'unico paese europeo senza una legge quadro sulla non autosufficienza. La Spagna, pur con la sua crisi, se ne e' dotata. Occorre ribaltare questo stato di cose.
Occorre alzare la voce su queste cose. Basti pensare che da qualche parte si è prospettata la "necessità" di rimettere in discussione anche l'istituto dell' indennita' d'accompagnamento".

Dopo una breve pausa è la volta del Dottor Trucchi che ha rimarcato la forza, per così dire, contrattuale della Spes verso la politica nel campo della disabilità. La sua forza in ambito provinciale. La sua unicità sul suolo imperiese.

La parola, in ultimo solo "pro forma", viene affidata a Stefania Damiani in rappresentanza dei ragazzi Spes, la quale commossa ringrazia la struttura che le ha permesso di sentirsi (come diceva Codarri) protagonista: "Lavoro in cucina. Ed è una grande soddisfazione poter vedere quello che cucino venduto sui mercatini e apprezzato. Non è lo stipendio a darmi soddisfazione. Ma condividere questi momenti con i mie compagni ed amici". 

Parlano poi Elena Maineri  e Luisa Mazzone in rappresentanza dei genitori "Spes", vere e proprie "roccaforti" di un universo che, oggi, ha decisamente trovato tanti applausi commossi, le quali hanno sottolineato come: "I nostri ragazzi fanno tante attività, cucinano, coltivano l'orto, fanno sport. La Spes è un collante con le famiglie ad attutire la paura che le istituzioni possano lasciarti solo con i tuoi figli. La nascita della Spes anni fa fu figlia proprio di questa volontà di creare un luogo dove i nostri figli potessero fare quelle cose che al di fuori dalla Spes costituiscono la presunta normalità".

Uno dei più commossi "Pino", veterano dei volontari. Burbero apparentemente di natura, oggi si è lasciato andare alle emozioni che hanno catturato tutto l'uditorio.

Al termine un buffet "confezionato" grazie al lavoro dei ragazzi nelle cucine Spes.

Ora la "palla" della dirigenza passa a Matteo Lupi con la certezza, però, di non trovarsi "solo" in un mondo dalle mille sfaccettature ma dalla grande umanità.

Allegati i file video della mattinata del nostro collaboratore Marco Risi relativi all'intervento di Matteo Lupi:

http://www.youtube.com/watch?v=bQZl3_iP1TE

http://www.youtube.com/watch?v=Dqm_SPb0vrg

http://www.youtube.com/watch?v=0XLln0Ck8Kc

 

 

 

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