venerdì 19 aprile 2024
31.08.2012 - REDAZIONE

Ventimiglia: la vicenda "dehors" e una burocrazia miope

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mauro Merlenghi, noto esponente politico ventimigliese, in ordine alla vicenda che in oggi è un po' sulla bocca di tutti nella città di confine...

"Quando la burocrazia non si rende conto di cosa vuol dire lavorare in questo momento di crisi e di incertezza.

Non voglio entrare in merito del punto normativo e legislativo riguardante l’ordinanza di demolizione dei dehors di alcuni bar a Ventimiglia, il comando vigili della città di Ventimiglia ha operato indubbiamente conformemente ai regolamenti e alle leggi attuali ma ritengo che certe misure nei confronti di chi ha una attività lavorativa andrebbero prese con i piedi di piombo.

Indiscutibilmente il provvedimento è formalmente giusto ma è evidente che ciò è profondamente penalizzante nei confronti di queste attività. Queste decisioni portano alla considerazione che comodamente dall’interno di un ufficio si prendono delle decisioni non capendo che coloro che si alzano al mattino e tirano su la serranda devono arrivare a fine mese e non hanno un ventisette del mese che arriva.

Al di là dei regolamenti e leggi andrebbero fatte altre considerazioni pratiche: ma ci si rende conto che oggi in piena crisi e il continuo perdita di posti di lavoro le imprese andrebbero supportate e fare in modo di trovare soluzioni per permettergli di poter continuare a lavorare e non applicare pedissequamente leggi o regolamenti, un esempio della ottusità burocratica; il parcheggio alla foce del fiume Roja, chiuso perché la legge dice che deve essere così senza nessuna considerazione logica e pratica.

Mi auguro e auspico che si possa trovare una soluzione ma ribadisco che andrebbe rivisto l’atteggiamento nei confronti di chi porta una attività in proprio certe decisioni fanno la differenza tra il poter andare avanti e la chiusura di un attività".


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