giovedì 18 aprile 2024
16.10.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Sanremo: "il nuovo Baraonda come un cortile aperto a tutti"

E' questo il senso delle parole del dott. Fulvio Rombo, intervistato poco dopo le "Barondiadi", giochi "olimpici" sui generis che hanno sancito l'inizio della nuova stagione, nel quartiere "Baragallo" di Sanremo, del centro di aggregazione giovanile "Baraonda".

"Siamo attivi nella nuova sede dal primo Settembre", ci dice il dottor Rombo (foto 2), "purtroppo la "spending rewiev" in ambito locale ha dovuto farci abbandonare la storica sede, dove il canone di locazione era diventato troppo alto per le casse del Comune di Sanremo (circa 43.000 Euro annui n.d.r.). Ora siamo qui presso i locali delle Opere parrocchiali di Via Margotti nel quartiere Baragallo. Potrebbe sembrare uno svantaggio l'essere un po' più decentrati rispetto alla vecchia sede. Là il "centro" della città, cuore pulsante di Sanremo, era molto più vicino, ma qui siamo "incastonati" in un quartiere vivo, con una scuola, un asilo, una parrocchia ed un centro sportivo. Insomma siamo, per così dire, nel pieno instauramento di relazioni di buon vicinato con le realtà da cui provengono i ragazzi che quotidianamente "animano" e "vivono" il Baraonda". 

Quanti ragazzi gravitano intorno alla vostra struttura?

Circa una quarantina al giorno. E la tipologia dei ragazzi stessi è molto varia. Diciamo che abbiamo uno "zoccolo" duro di adolescenti che vengono praticamente tutti i giorni: per fare i compiti e poi giocare e svagarsi. E questi sono i ragazzi delle scuole medie. I genitori sono felici di saperli qui. Sanno che sotto la supervisione di educatori e volontari faranno i compiti...Verso sera arrivano i più grandicelli, coloro i quali non hanno bisogno di essere "guidati"; anzi li fa crescere ulteriormente una forma di responsabilizzazione dei loro comportamenti. Insomma il "Baraonda" da centro di aggregazione giovanile, una parola che vuol dire molto, si fa "cortile" vecchio stampo. I più piccoli che si incontrano con i più grandi, anche i genitori quando possono si fermano e apprezzano il nostro operato."

Quali sono i progetti sociali alla base del struttura "Baraonda"?

Come ti dicevo una "progettualità" aperta, fluttuante. Ragazzi e genitori senza barriere o filtri. Qui si cerca di dare una risposta concreta alla fame ed ai bisogni di "sociale". Aggregazione o "cortile" in questo senso. Riscoprire la volontà di stare insieme e condividere qualcosa cercando di offrire quel "qualcosa" che gli Enti o le Istituzioni per vari motivi non riescono più a dare.

Il "Baraonda" si inserisce nei progetti dell' "Ancora". Mi potresti fare un breve quadro dell'attività di questa associazione?

Certamente. L'Ancora ha due linee guida fondamentali: la prevenzione e la riabilitazione. Per quel che concerne i progetti di prevenzione è presente sul territorio ventimigliese (Villa Catina) la storica struttura residenziale per minori dove, in realtà, c'è più un discorso "educativo" che preventivo vero e proprio. Poi c'è il "Baraonda" a Sanremo, con finalità di prevenzione extrascolatica (se così si può dire) e quindi la struttura di Levà a Taggia, una nuova realtà dove si trovano anche due campi da calcio e uno skate-park.

Poi c'è la parte della riabilitazione. In questo caso la struttura storica è quella di Via S. Anna, la "Riviera Flowers", dove vengono ospitati soggetti in cura dalle dipendenze da alcool e abuso di stupefacenti. Poi su Imperia è presente una comunità che ospita soggetti "a doppia diagnosi", con problematiche di cormobidità, ovvero dove vi una compresenza di abuso di sostanze stupefacenti e problematiche di tipo psichiatrico.

Avete una progettualità a lungo termine qui in Via Margotti?

Purtroppo parliamo di "sociale" e mai come in questi anni il sociale vuol dire ahimè provvisorietà e precariato. Anche delle strutture. Saremo qui ospiti delle Opere Parrocchiali a Baragallo fino a Dicembre poi...chissà.

Un ultima domanda. Oggi, genitore o operatore di comunità, è divenuto più difficile educare?

Senz'altro. Io sono padre e faccio un esempio legato al mondo dei cartoni animati: all'epoca di Jeeg Robot e Goldrake, male e bene erano ben definiti e "leggibili" nell'ambito dell'animazione...Ora non più. Mescolanza di caratteri e difficoltà di lettura di messaggi buoni e messaggi negativi. Purtroppo la politica, parlando di "massimi sistemi", è sempre più scollata dalla realtà e dai giovani in particolar modo. I genitori sono frastornati ed incapaci di educare i propri figli alla "sopportazione delle frustrazioni" come dico io. Ora vige la regola del "tutto e subito" veicolata anche da media distorti in cui solo chi "appare" per cinque minuti è un vincente.

Lasciamo il dottor Rombo al suo lavoro di terapeuta ed educatore.

 

 

 

Commenti

Nessun commento presente.
Accedi per scrivere un commento

 
Meteo