venerdì 19 aprile 2024
19.01.2012 - Donatella Lauria

Sanità, il Comitato difesa Saint Charles:" un solo punto nascite è una follia"

Toni accesi da parte del Comitato permanente dei cittadini dell'intemelio per la difesa dell'ospedale Saint Charles di Bodighera. Nodo della questione un unico punto nascite  ad Imperia per tutta la Provincia.

"Quest’ultima decisione - scrive il presdentedel Comitato Donato Basili -  se è vera è il regalo di fine anno della Giunta Regionale di centro sinistra composta dal Presidente Burlando, l’Assessore alla salute Montaldo, e gli altri membri di Giunta: Giovanni Barbagallo e Gabriele Cascino di San Remo Imperia; Marylin Fusco; Angelo Berlangieri; Giovanni Boitano; Renata Briano; Renzo Guccinelli; Raffaella Paita; Lorena Rambaudi; Sergio Rossetti; Giovanni Enrico Vesco.   (Gli imperiesi c’erano? Se c’erano cosa hanno detto?)

 Com’è stata una discriminazione trasferire tutta la chirurgia d’urgenza di Bordighera a SAN REMO, chi s’à se i pazienti del nostro comprensorio troveranno gli spazi necessari nelle sale operatorie per un intervento d’urgenza al momento del bisogno. Giacché le Sale Operatorie di San Remo non sono ancora attrezzate con una sala sempre pronta per le emergenze, e, quando l’equipe reperibile sta già operando cosa succede? Il Direttore darà o ha dato qualche volta l’ordine di aprire la sala operatoria di Bordighera che è sempre pronta per l’uso?? Oppure farà trasferire il paziente a Imperia? Ci arriverà a Imperia? Questi ordini sono e saranno dati in maniera impetuosa o ci dormiranno sopra, lasciando il medico di guardia smarrito per le esasperate attese??

Pare che, spesso, un cittadino intemelio al momento dell’emergenza debba attendere la fine delle operazioni in corso.

Ci si chiede quali conseguenze negativa ha avuto o avrà il malcapitato, poiché molte volte, pochi minuti salvano una vita ????

Su queste logiche abbiamo chiesto delle garanzie al Prof. Cotellessa, non ci ha dato ancora una risposta.

Sarà un’altra follia trasferire l’Ortopedia d’urgenza tutta a San Remo, quando sarà finita la ristrutturazione del quarto piano presso il Borea.

Lo stesso dicasi per il trasferimento della Protesica d’eccellenza ad Albenga, uno dei reparti di attrazione che avevamo in Provincia.

 Ritornando al punto nascite, sarà sicuramente il premio dato dal Presidente Burlando ai rappresentanti della Conferenza dei Sindaci d’Imperia per avergli approvato il Bilancio e il progetto dell’ASL, ove si evince che ci saranno due Ortopedie e due Chirurgie due Terapie Intensive, una presso l’ospedale di San Remo e una a Imperia, (una ogni 120mila abitanti) conseguenza di una minore quota capitaria, che per il 2011 e stata di 1.525 €.

 Mentre i Consiglieri Regionali della sua squadra: di Ventimiglia (Scibilia) di San Remo (Donzella) e Imperia (Manti), li hanno ringraziati per avergli approvato il Bilancio Regionale, e le riduzioni delle strutture complesse; da noi già ne hanno accorpate diverse e cancellate cinque (tutte a Bordighera: la Chirurgia, l’Ortopedia, la Protesica, sul servizio della Radiologia, la terapia Intensiva, e si accingono a toglierne altre, la SPDC, appena il Primario andrà in pensione, a Imperia la RSA appena la daranno in appalto, uno dei punti nascita non si sa dove). Quanti posti di lavoro in meno conteremo? Almeno una cinquantina.

  I nostri rappresentanti si sono accorti che a Savona e Genova la situazione è molto diversa? Tanto per ricordarla, hanno una quota capitaria molto superiore alla nostra.

Alcune differenze clamorose:

Savona: nel 2011 ha avuto una quota capitaria pari a 1.883 €. Ha attualmente:

·       Sette strutture complesse di Ortopedia una ogni 40mila abitanti;

·       Sei strutture complesse di Chirurgia una ogni 45mila abitanti;

·       Cinque strutture complesse di terapie intensiva una ogni 56mila abitanti.

I più eclatanti di Genova: che nel 2011 ha avuto una quota capitaria pari a 2.247 €.

·       Diciannove strutture complesse di Medicina una ogni 14mila abitanti;

·       Sedici strutture complesse di Chirurgia una ogni 54mila abitanti.

 Per chi è più curioso gli altri dati, li trova nel BURL n° 23 del 24/8/2011.

Nella delibera della Giunta regionale  n° 719 del 21/06/2011.

 Inoltre li hanno ringraziati per avergli approvato il progetto delle cartolarizzazioni, utilizzano ancora una volta i fondi ricavati dalle vendite dei nostri gioielli di famiglia: lasciti di cittadini della zona, o investimenti fatti con i fondi delle tasse dei cittadini del luogo, prima dell’avvento delle ASL.

  Con il progetto approvato, - conclude Basili - i fondi ricavati andranno a coprire i debiti fatti dalle altre Provincie della Liguria, quelli che resteranno, almeno li avessero quantificati, li destineranno per la costruzione del nuovo ospedale, che sembra sempre più essere, una chimera, uno specchietto per le allodole, per cui ci troviamo di nuovo a subire oltre al danno, la beffa".

                                                                                                                                        

 

 

                                                       


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