Il lieto evento previsto per fine anno nel Principato di Monaco, quando la principessa Charlene darà alla luce due gemelli garantendo così la successione in linea retta al trono del piccolo Stato mediterraneo, rischia di aprire una “ querelle” dinastica- giuridica non di poco conto. In base alla riforma costituzionale del 2002, voluta dal vecchio Principe Ranieri, infatti, in caso di prole appartenente allo stesso sesso, la successione deve essere garantita al primo nato. Solamente in caso di prole appartenente a sessi diversi è previsto che a prevalere sia il più anziano tra i discendenti maschi anche nel caso in cui esistesse una femmina di età maggiore. Il fatto è che, ora, ci si trova di fronte ad un parto gemellare, circostanza mai verificatasi prima d’ora in casa Grimaldi. Trattandosi della prima discendenza legittima del Principe regnante Alberto II°, appare evidente come sia esiziale stabilire con certezza in caso di nascita di due maschi o di due femmine, ma in tale ultimo caso sarà necessario che poi Charlene ed Alberto non diano alla luce un altro maschio, chi sia il più vecchio. Quasi sicuramente si ricorrerà alla tradizione giuridica, consolidata un po’ in tutte le nazioni europee compresa l’Italia, che, per convenzione, stabilisce essere più anziano quello dei due gemelli uscito per ultimo dall’utero materno. Ultimamente però la scienza ha fortemente messo in discussione questa certezza bollandola come falsa. “ I monozigoti sono contemporaneamente concepiti mentre i dizigoti possono derivare da due cellule uovo fecondate in momenti leggermente diversi da due spermatozoi ma, qualora accada, non c’è modo di stabilire chi è stato fecondato prima”, recitano i testi medico- scientifici più recenti. Appare però difficile credere che il professor Alain Treisser, primario del reparto di ostetricia dell’ospedale “ Princesse Grace” di Monaco, che assisterà al parto, avrà intenzione di disquisire, in caso ce ne fosse bisogno, sui diritti di primogenitura tra i due gemelli e, quindi, molto probabilmente si seguirà ciò che la Legge recita. Certo è che se nascessero due bambini di sesso diverso tutto sarebbe facilitato: in questo caso successore al trono, al momento della morte o dell’abdicazione del cinquantaseienne Alberto II°,  sarebbe senza ombra di dubbio il maschio. I sudditi monegaschi commentano un po’ con sarcasmo la faccenda trovandola curiosa in quanto sino a non molti mesi fa si vociferava attorno ad una presunta incapacità a procreare della coppia e già ci si preparava all’idea di vedere un giorno succedere ad Alberto II°, sul trono, il figlio della sorella maggiore di questi, Carolina, e cioè Andrea Casiraghi.               

Sergio Bagnoli