giovedì 28 marzo 2024
24.09.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Liguria: "giro di vite" in difesa del territorio agricolo e boschivo

Queste le indicazioni emerse in seno al documento della Conferenza al Palazzo della Borsa: "stop a degrado e situazioni di pericolo. Laddove vi fossero terreni abbandonati od incolti, possibile una ri - assegnazione dei medesimi a chi volesse coltivarli".

Il documento sulle iniziative urgenti a sostegno del comparto approvato oggi  in chiusura della Conferenza Regionale dell’Agricoltura, conferma il prossimo varo di una legge sulla “governance” del territorio, annunciata ieri dall’assessore Giovanni Barbagallo. 

Un provvedimento che punterà a recuperare i terreni incolti e abbandonati , ma anche a sostenere l’avvio di iniziativa ad hoc per  il riordino e la ricomposizione fondiaria.

Percorso non facile, per una regione come la Liguria, con appena il 10% di terre realmente coltivabili e un diffuso spezzettamento  delle proprietà.

“L’idea di fondo del provvedimento sarà il principio della responsabilità nei confronti del territorio, ha spiegato Barbagallo. E  al riguardo il documento  approvato è netto.

“Tutti coloro che, a qualsiasi titolo, si trovino nella  disponibilità di terreni agricoli o forestali sono tenuti a verificarne periodicamente lo stato di conservazione nonchè a provvedere ad adottare  ogni precauzione utile a evitare che eventuali condizioni di incuria e degrado possano cagionare situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone e per l’integrità del territorio”

Conclusioni: “  Se questo non avverrà, scatterà l’esigenza di “recuperare i terreni sottratti all’incuria e all’abbandono per destinarli a usi agroforestali sufficientemente remunerativi giustificare gli sforzi richiesti.

La Liguria è ricoperta  per il 70% da boschi ed è, insieme con il Trentino, la Regione italiana con più superficie boscata- 375 mila ettari- rispetto a quella totale.

Fra le iniziative, a favore dell’agricoltura contenute nel documento ,oltre alla ricomposizione fondiaria per aumentare la superficie media delle aziende, sono indicate la salvaguardia del suolo fertile, tramite l’introduzione vincoli specifici nella pianificazione urbanistica che rendano impossibile l’ulteriore consumo di terreno, la riduzione dei consumi energetici  la costituzione di reti tra imprese per affrontare al meglio le sfide dell’internazionalizzazione, l’adozione di strumenti assicurativi idonei ad incontrare le esigenze degli operatori agricoli della Liguria, la rimozione dei vincoli  burocratici.


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