Lo stato di forte degrado del complesso abitativo dell’ex caserma Gallardi di Ventimiglia è al centro di una interrogazione presentata dal Consigliere Regionale PD Sergio Scibilia e discussa questa mattina in Consiglio Regionale.

 Il Consigliere Scibilia ha proposto alla Giunta Regionale, e in particolare all’assessore all’edilizia privata Giovanni Boitano di inserire l’area dell’ex caserma Gallardi nell’Accordo di Programma che il Comune di Ventimiglia, la Regione, la Provincia di Imperia, l’Agenzia del Demanio e le Ferrovie dello Stato stanno definendo per la riconversione ad usi commerciali e produttivi del parco ferroviario Roja, situato proprio ai piedi dell’ex Caserma.

 “Questo – ha detto Scibilia – consentirebbe di reperire le risorse necessarie a riqualificare il sito, un’ex caserma militare che nel dopoguerra si è trasformato in rifugio abitativo per molte famiglie sfollate, con le vecchie camerate militari trasformate in modesti alloggi a spese degli inquilini. Oggi, a distanza di quasi cento anni dalla costruzione originaria, è necessario intervenire sulle facciate , sulle strutture portanti e sugli impianti, realizzare nuovi spazi di aggregazione sociale , aree verdi e sportive per le famiglie ed i giovani”.

 “Non dimentichiamo - ha aggiunto Scibilia – che molti alloggi sono occupati da persone anziane e famiglie con redditi bassi , alcuni con problematiche di disagio sociale e che in passato questo quartiere è stato purtroppo, terreno fertile per la criminalità organizzata che qui ha potuto  reclutare facilmente la sua manovalanza.

Ora questa situazione , per fortuna , è stata superata, ma i cittadini si sentono ancora troppo abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni pubbliche, con una sola presenza permanente da diversi anni, una figura determinate per le Gallardi, Suor Eligia    ”.

 Pur soddisfatto della risposta del’assessore Boitano, che ha accolto e fatto propria la proposta di Scibilia, il Consigliere del PD ha invitato l’assessore regionale a recarsi insieme a visitare il complesso abitativo dell’ex caserma Gallardi, per constatare di persona il degrado del quartiere e le condizioni di disagio in cui vivono le circa 100 famiglie residenti e le grandi possibilità di nuovi sviluppi e nuovi progetti.