lunedì 29 aprile 2024
20.02.2012 - Lorella Gavazzi

Battaglia di fiori, incontro decisivo per deciderne le "sorti"

E’ previsto per la prossima settimana l’incontro tra la commissione prefettizia e il presidente dell’Ente Battaglia di Fiori Bruno Manera per capire se e come la manifestazione clou della città di confine potrà essere svolta anche quest’anno.

Perché a tutt’oggi non è ancora certo che la cinquantesima candelina dell’evento potrà essere spenta nella festa e nel generale tripudio che da sempre lo contraddistingue .

E peraltro anche i tempi per l’organizzazione sono ormai davvero ristretti. Cosicchè avuto l’ok, ammesso che ci sia, bisognerà vedere se rimarrà un periodo adeguato alla preparazione. La quale esige necessariamente non soltanto la messa a punto dei progetti, delle sculture e dei relativi allestimenti dei carri, ma di tutto ciò che ruota intorno alla manifestazione e che va, per esempio, dalla disponibilità delle bande e delle compagnie che accompagnano la parata, alla predisposizione della lotteria abbinata allo spettacolo, alla ricerca degli sponsor.

Come se non bastasse anche i fondi turistici provenienti dal Casinò di Sanremo sono diminuiti del 10% circa, e ciò non fa che aggiungere dubbi al “forse” imperante.

I commissari attualmente alle redini della città di confine stanno verificando il bilancio già approvato dall’ex amministrazione comunale per valutare l’equilibrio che sta tra entrate ed uscite relative alla manifestazione, e quindi la concreta fattibilità di un evento che, con tutte le manifestazioni collaterali , ha un costo di 209.000 euro. “Deve esserci la necessaria copertura” sottolineano, assicurando comunque che non hanno intenzione di sospenderla.

Non è neppure escluso che l’evento si tenga seppur con caratteristiche ridotte.

“Se la Battaglia si potrà fare, che sia almeno come quella dell’anno scorso, con le stesse proporzioni e stesso numero di carri” dice Manera, che rileva l’opportunità per il bene della manifestazione e della città che la propone di “non andare indietro”.

E’ in effetti una sorta di “sacralità” per Ventimiglia quella riconosciuta a questa manifestazione dalla collettività ed offerta anche dalle sue radici storiche, culturali e folkloristiche. Ed è peraltro proprio l’eco della sua particolarità che richiama ogni anno migliaia di persone che arrivano nel posto per vedere uno spettacolo unico nel suo genere e che, quindi, merita di mantenere lo splendore che gli appartiene.

 Lorella Gavazzi

 

 

 


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