venerdì 19 aprile 2024
22.12.2014 - Redazione

Sanremo: dalla classe operaia Cofferati lancia la sfida alla Paita

Ormai ci siamo, ancora venti giorni e gli elettori liguri del Centro- sinistra saranno chiamati a scegliere, con il meccanismo delle Primarie, il loro candidato alla carica di Governatore della Liguria che il prossimo sette Maggio sfiderà gli avversari, alle elezioni regionali, del Centro- destra e del Movimento Cinque Stelle. Come noto, a sinistra, sostanzialmente si tratterà di una guerra fratricida, all’interno del Pd, tra l’attuale Assessore al Territorio della Regione Raffaelle Paita, che si presenta nel segno della continuità con il decennio che ha visto la Liguria  guidata, in maniera anche controversa e criticata, da Claudio Burlando, e Sergio Cofferati, già  segretario generale della Cgil, ex Sindaco di Bologna ed oggi Europarlamentare. Cofferati, lombardo della bassa cremonese laddove in riva al Po già il tipico accento meneghino è inquinato da contaminazioni emiliane, da un decennio ha scelto Genova come propria patria d’elezione per questioni meramente familiari. Lanciato il proprio guanto di sfida, “ il cinese”, così era soprannominato ai tempi in cui guidava il sindacato della sinistra italiana, ieri alla Federazione Operaia di Sanremo, intervistato dal giornalista genovese Franco Manzitti, ha messo alcuni punti fermi in ordine alla propria idea di Liguria che intende sviluppare nel caso in cui le Primarie lo dovessero incoronare come candidato alla successione di Claudio Burlando ed ancor più nel caso in cui a Primavera dovesse risultare eletto come Presidente regionale. Duri i suoi attacchi a Raffaella Paita che sarcasticamente lo ha definito un estraneo ai destini liguri solamente perché non originario della Regione. “ A parte il fatto che conosco il Ponente ligure da decenni in quanto, pure in incognito, mi ci sono recato varie volte a trovare miei familiari qua immigrati, trovo questa infelice dichiarazione della mia sfidante come espressione di una terribile chiusura mentale, perché la Liguria negli anni ha accolto molti immigrati provenienti da altre regioni italiane, penso ai tanti calabresi, ed oggi accoglie tanti immigrati comunitari, provenienti cioè dall’Unione Europea” ha detto. Il pensiero di Cofferati, pur se non espresso chiaramente, andava sicuramente all’incontro che l’anno scorso, discettando di politiche comunitarie, lo stesso, nel medesimo luogo, ebbe con parte della comunità romena matuziana e con l’europarlamentare socialdemocratica del Paese danubiano Minodora Cliveti. In seguito, pungolato da altre domande del giornalista intervistatore, Cofferati è passato ad esaminare in maniera spietata le motivazioni per le quali sarebbe sconsigliato scegliere alle primarie dell’undici Gennaio Raffaella Paita. Secondo Cofferati i punti deboli della sua concorrente sono sostanzialmente quattro: la continuità con un Amministrazione regionale che in dieci anni di potere è stata più volte travolta dagli scandali che hanno visto finire sotto inchiesta, ed alcune volte in manette, due ex Vice- Presidenti della Regione come Nicola Scialfa e Marylin Fusco, entrambi dell’Italia dei Valori; l’eterogeneità della coalizione che sostiene l’attuale Assessore regionale al territorio che non solamente comprende gente di sinistra ma pure esponenti della destra come l’imperiese Alessio Saso, per giunta indagato per voto di scambio, una volta vicino, “ dichiaratamente fascista” lo ha apostrofato Cofferati,  ad ambienti della destra radicale; la mancanza di una politica attenta alla tutela del territorio ligure già di per se molto fragile, “ proprio mentre nel 2011 la luttuosa alluvione del Fereggiano a Genova causò sei innocenti vittime l’Amministrazione Burlando, con Paita Assessore, votò una normativa che, in deroga alla Legge- quadro nazionale, prevedeva si potessero costruire case ed impianti industriali a tre metri dai torrenti” ha tuonato l’Europarlamentare;  ed infine il cattivo utilizzo dei fondi europei usati solamente per piccoli interventi “ a pioggia” buoni solamente per creare consenso elettorale ma non per sviluppare la Regione creando nuovi posti di lavoro. Cofferati, che ha sottolineato come in caso di sua vittoria si dovrà cambiare registro con un’attenta politica della gestione del territorio, il che implica anche l’abolizione della normativa urbanistica varata nel 2011, utilizzando i fondi europei per interventi di largo respiro in grado di creare molti posti di lavoro, ha sottolineato come egli appartenga ad una coalizione di centro- sinistra contrapposta in maniera trasparente al centro- destra ed alla Lega Nord. “ Solo marcando chiaramente il nostro territorio di competenza, e rispettando così gli avversari, potremo riguadagnarci la stima degli elettori”, ha sottolineato. La sala era gremita, il pubblico molto attento ha varie volte  interrotto con applausi “ il cinese”, che è stato efficacemente introdotto dal noto esponente del Pd sanremese Andrea Gorlero, tante volte decretando il successo dell’iniziativa.          

Sergio Bagnoli        


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