giovedì 28 marzo 2024
07.02.2012 - Donatella Lauria

Comune di Ventimiglia, la calma (apparente) dopo la tempesta

Comune di Ventimiglia, ore 9. Un clima decisamente più disteso, silenzioso. Nessuno parla di quanto accaduto. Si attende solo  l’arrivo dei commissari.

 Il segretario comunale Maccapani, che ora ha in mano le chiavi e le redini di palazzo comunale (secondo quanto previsto dalla legge), è pronto alla consegna ma non fa trasparire alcuna emozione.

 Idem per i funzionari. La segreteria del sindaco, di norma un via vai senza sosta di politici e cittadini, è silenziosa. Troppo.

 Il direttore generale Prestileo di prima mattina è già in ufficio. Come se niente fosse accaduto. Dirigenti ai loro posti. Di ruolo e supplenti.

Dal punto di vista gestionale sembra tutto invariato. Semba.

Si cerca ora di capire dove sistemare i tre commissari. Quale postazione dare loro.

Con ogni probabilità prenderanno l’ufficio del sindaco. Come è accaduto a Bordighera.

Il triumvirato - Luciana Lucianò, originaria dell’astigiano, e già commissario, in passato, del Comune di Sanremo; Giovanni Bruno, capo gabinetto della Prefettura di Genova ed Antonio Lucio Garufi -  sta per insediarsi.

La città dovrà necessariamente ripartire; ovviamente non si potrà fare finta di nulla...Il Comune è stato sciolto “per infiltrazioni mafiose”, non roba da poco; proprio per questo chiunque nel suo piccolo dovrà dare una mano, un contributo perché questi mesi non si riducano a quello che molto spesso rappresentano le gestione commissariali, ovverosia delle gestioni “dell’ordinarietà”.

Ventimiglia è una città potenzialmente dinamica, viva. Chiunque avrà maturato una propria opinione sul passato. Qualunque essa sia... occorre ripartire


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