venerdì 29 marzo 2024
16.08.2012 - Giuseppe Picchianti

Grandi brani per la seconda serata di “Meditazioni Organistiche”

Anche la seconda serata delle “Meditazioni organistiche”, organizzata dalla Parrocchia della Cattedrale dell'Assunta di Ventimiglia Alta, ha avuto un buon successo. All'organo questa volta, il giovane M.stro Simone Vebber, di Trento. Il programma della serata ha esaltato le grandi potenzialità dell'organo della Cattedrale.

Si è conclusa ieri sera la rassegna “Meditazioni Organistiche”, organizzata da Don Luca Salomone, Parroco della Cattedrale dell'Assunta, a Ventimiglia Alta. Dopo il duo organo – tromba, ieri sera è stata la volta del M.stro Simone Veber, giovanissimo organista, di appena 29 anni, proveniente da Trento.

“Il programma della serata - spiega Vebber – è stato scelto per sottolineare e manifestare le grandi capacità sonore, le mille tonalità e i grandi giochi musicali, che l'Organo di questa bellissima Cattedrale riesce a proporre”.

Il programma, molto nutrito, ha visto la proposizione al pubblico di alcuni autori molto importanti nella letteratura musicale, del '600 - '800. Il concerto è iniziato con un “praeludium in G maior” di Bruhns, contemporaneo di Bach (appena vent'anni più giovane), così bravo, che, raccontano le cronache, molto spesso veniva scambiato per Bach stesso. Bruhns era solito comporre le proprie musiche in maniera molto originale: componeva pezzi musicali per organo e violino, suonati contemporaneamente, utilizzando i piedi per l'organo e le mani per il violino. Da questo “ensemble”, davvero molto particolare, viene fuori una musica molto melodiosa da parte dell'organo, che lascia spazio al delicato suono del violino.

Suonata anche una “Suite du deuxième ton” di Guilain, musicista francese di fine '600. Non è mancato J. S. Bach: due brani molto potenti, diversissimi tra di loro. Il primo, un classico “L'anima mia ha sete di te, Signore”, che manifesta come l'animo umano abbia bisogno di essere curato anche con la musica, in particolare, con quella dell'organo; il secondo, è stato il celeberrimo “Fantasia e fuga in sol minore”, dai toni, a tratti cupi e a tratti maestosi. Si narra che questo brano sia stato scritto da Bach dopo aver appreso che la giovane moglie era deceduta, da qui le preoccupazioni lo assalirono, poichè da quel momento avrebbe dovuto badare egli stesso ai figli e a mantenere viva la passione per la musica.

La seconda parte del concerto ha visto la proposizione di brani dell'ottocento musicale: Robert Schumann, G. Merkel e A. G. Ritter.

Il prossimo apputamento con la musica d'organo è per il prossimo 24 agosto, sempre nella Cattedrale di Ventimiglia Alta. 

 

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