L'Ex Sindaco e i due funzionari risultano indagati per abuso d'ufficio. Avrebbero, infatti, omesso di richiedere alla Prefettura di Imperia il certificato antimafia della ditta "Cala del Forte" dando a quest'ultima, comunque, il via libera per la realizzazione del porto in zona "scoglietti" a Ventimiglia.

Qualche giorno fa Beatrice Cozzi Parodi, al vertice della ditta medesima aveva rassicurato sul certificato in loro possesso e sulla sottoscrizione del patto di legalita.

Vi sarebbe, pertanto, stata una leggerezza da parte dei funzionari indagati. La voglia cioè, di accelerare i tempi non rispettando quelli che sono i passaggi necessari per poter dare avvio ad un "opera" di siffatte dimensioni.

Dagli interrogatori di ieri è emersa la volontà dell'ex Sindaco Gaetano Scullino, accompagnato presso i finanzieri dall'Avv. A. Moroni di Sanremo, di scindere quelle che sono responsabilità politiche da responsabilità amministrative legate alla vicenda in questione "Mio compito era vigilare sugli aspetti politici della questione; per la parte amministrativa vi erano e vi sono uffici preposti".

I due ex funzionari, invece, l'Ing. C. Cigna (accompagnato dall'Avv.to P.P. Guglielmi) e A. Maccapani (accompagnato dall'Avv.to S. Sciandra) sono stati meno "loquaci" all'uscita dalla caserma.

In particolar modo il Segretario comunale non ha rilasciato alcuna dichiarazione. 

Il quadro della vicenda comunque sembra un po' rispecchiare il "triangolo" di potere che si era via via creato in questi anni a Ventimiglia, laddove a fianco di Gaetano Scullino operavano con sempre maggiori responsabilità i due dirigenti Prestileo e Bosio, a scapito anche dello stesso Maccapani (indiscrezioni parlerebbero di uno "svuotamento" di potere per quest'ultimo).