Non conosce crisi il mercato dell’immigrazione clandestina, anzi appare rinvigorito negli ultimi mesi. Lo sa bene la Polizia di Frontiera di Ventimiglia che presta particolare attenzione al fenomeno, tenendo sotto  controllo quei soggetti notoriamente dediti all’attività di “passeur”. Ecco dunque salire ad otto gli arresti per questa tipologia di reato, in poco più di due mesi.

Trabelsi Mohamed, tunisino di 29 anni, era stato notato giorni orsono da un operatore della Polizia di Frontiera, libero dal servizio, mentre discuteva con alcuni stranieri, vicino ad un furgone FIAT Scudo, parcheggiato nei pressi della passerella. In quell’occasione, probabilmente, le trattative non erano andate a buon fine e gli stranieri erano andati via. Due giorni orsono, lo stesso operatore, notava uscire da quel furgone, del quale aveva memorizzato targa e caratteristiche, uno straniero che dal centro cittadino  si dirigeva verso la stazione, continuando a parlare al cellulare.

Seguito a distanza, il personale di Polizia assisteva discretamente alle trattative tra l’uomo ed altri 4 stranieri nonchè al loro successivo trasferimento verso il furgone. Il Trabelsi faceva dunque salire tre di loro – pakistani-  nel vano di carico posteriore mentre il quarto, un palestinese, prendeva posto accanto all’autista. A quel punto il Trabelsi partiva a velocità sostenuta verso l’autostrada, ma veniva fermato nei pressi della barriera dal personale di Polizia che lo traeva immediatamente in arresto per violazione alle Leggi sull’immigrazione clandestina.

L’uomo veniva  processato per direttissima e condannato alla pena di un anno di reclusione oltre alla multa di 40 mila euro; l’autovettura demolita considerato il modesto valore economico in rapporto agli oneri di custodia.