E' caccia ai falsi poveri. In particolare nella zna intemelia.

Le Fiamme Gialle stanno allargando le inchieste sui falsi poveri nel Ponente ligure, dopo le irregolarità ravvisate nella zona di Bordighera, sulle quali stanno si concentrando gli ufficiali giudiziari con provvedimenti che stabiliscono la restituzione delle cifre percepite illegalmente: per un ammontare di diverse migliaia di euro. Adesso la Guardia di Finanza si sposta a Ventimiglia, Camporosso e a Vallecrosia, dove sono stati segnalati numerosi casi di povertà che a prima vista sono sembrati sospetti.
Inoltre, a causa delle disagiate finanze, molti Comuni hanno deciso di ridurre i finanziamenti ai servizi sociali, almeno per tutto il 2012, con conseguente riassegnazione degli stessi finanziamenti ed un maggiore e più serrato controllo sulle richieste fatte per varie forme di esenzione.
La Guardia di finanza vuol vederci chiaro: da verifiche "a campione" che tuttavia hanno coperto almeno il 70% dei casi in esame, la missione è quella di evitare possibili truffe, valutando ogni singola richiesta.
Le verifiche della Guardia di Finanza avranno effetto anche e soprattutto retroattivo, a partire dall'anno 2007 e copriranno un ampio raggio d'azione, esteso anche ai Modelli Isee, con controlli incrociati fra richieste e dichiarazioni dei redditi, e naturalmente verifiche presso l'Agenzia delle Entrate e instituti bancari.

Sono molti, sembra, a Ventimiglia, i casi di falsi poveri che prendono viveri o altro dai servizi sociali e li buttano nella spazzatura o li sperperano in altro modo.

E' da fare luce, inoltre, sulle modalità di assegnazione di case o altro secondo domande che alla luce dei fatti non sarebbero poi così "limpide".