venerdì 19 aprile 2024
31.03.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Maltrattamenti, lesioni ed estorsioni: a giudizio ventimigliese

A giudizio ieri, avanti al Tribunale (monocratico) di Ventimiglia, C. Vincenzo per una serie di reati maturati in seno ad una convivenza matrimoniale segnata da profondi disagi.

Una camera di consiglio lunghissima quella che, ieri, ha tenuto impegnato il dott. Paolo Luppi, Giudice monocratico della sede distacccata del Tribunale di Ventimiglia: sono stati, infatti, necessari ben 45 minuti per decidere le sorti di un procedimento penale molto "screziato" nelle contestazioni mosse all'imputato C. Vincenzo (una "riga" di reati maturati tutti nell'ambito del contesto famigliare), assente (e comunque tutt'ora gravato dalla misura dell'obbligo di firma proprio per i reati all'oggetto) e difeso dall'Avv. G. Valfrè di Ventimiglia.

Le parti offese (l'ex moglie e la figlia dell'imputato) erano, invece assistite dall'Avv. Silvano Briozzo. Pubblico Ministero la dott.ssa Raffaella Molinari.

All'uscita dalla camera di consiglio questo il dettaglio delle condanne e delle assoluzioni: assoluzione per i maltrattamenti a danno della moglie, assoluzione per le estorsioni (sempre a danno della medesima) ma condanna, invece, per le lesioni personali a danno della ex moglie e della figlia, per i maltrattamenti alla figlia - nel complesso una pena di anni uno e mesi sette di reclusione con multa di Euro 1.300,00 -; condanna (per il furto di due anfore) a mesi sei di reclusione e ad Euro 300 di multa.

Nella mattinata aveva deposto nelle vesti di teste la madre dell'imputato C. Carmela la quale faceva una strenua difesa del figlio accusando a più riprese l'ex nuora di aver manovrato a suo piacimento il figlio, sfruttandone l'ingenuità e l'operosità. Anche in relazione all'episodio del furto delle anfore in un giardino - "la mia ex nuora faceva il palo, ma fu a lei a manovrarlo e convincerlo a rubarle" -  e accusando la stessa di sottrazioni di danaro, da un conto a firma comune, per una cifra pari ad Euro 25.000,00.

Il legale dell'imputato si è riservato il ricorso in appello in ordine alle condanne, una volta pubblicate le motivazioni della sentenza di oggi (90 giorni).


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