venerdì 19 aprile 2024
03.11.2011 - Redazione

L'utilità dei quadrupedi e l'abolizione di un "regio decreto"

Il Consigliere Provinciale Claudio Martini propone di ripulire gli alvei dei fiumi e dei torrenti utilizzando il pascolo dei quadrupedi

Ha presentato un’ordine del giorno al Presidente del Consiglio Provinciale Alessandro Piana, leghista, in cui si invita la Provincia di Imperia a farsi promotrice presso la Regione Liguria di un’iniziativa diretta all’abrogazione del Regio Decreto del 25 Luglio 1904 che vieta ai quadrupedi di pascolare sui ripari, sugli argini, lungo le sponde o negli alvei di torrenti e fiumi: il Consigliere provinciale di minoranza Claudio Martini è fermamente convinto che proprio l’atto normativo che risale ai tempi di un’Italia ancora tardo- risorgimentale, allorché addirittura ne il Trentino- Alto Adige, ne la Venezia Giulia, erano ancora incluse entro i confini nazionali sia un residuo obsoleto da eliminare senza se e senza ma.

“ Qualora si potessero pascolare le greggi e gli armenti, ma anche gli asini ed i  cavalli, negli alvei dei nostri torrenti si otterrebbero i classici due piccioni con una fava: i Comuni risparmierebbero grosse cifre non dovendo più annualmente ricorrere, quando possibile, a costose gare d’appalto per la pulizia dei corsi d’acqua che solitamente viene compiuta mediante l’impiego di invasivi mezzi cingolati quali sono le ruspe e le popolazioni delle nostre città e dei nostri paesi avrebbero la sicurezza di una costante manutenzione, da parte degli allevatori, dei fiumi e torrenti che attraversano il territorio da loro popolato con un’innegabile riduzione del rischio alluvioni in caso di precipitazioni copiose”: descrive così la sua iniziativa il consigliere Martini.

Ostacolo ai desideri del politico intemelio dell’Italia dei Valori sono però le norme contenute nel Regio Decreto incriminato che, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione italiana, potrebbe essere radicalmente riformato da una Legge Ordinaria di cui potrebbe farsi parte promotrice la Regione Liguria ove il partito di Martini siede in maggioranza ed occupa la Vice- presidenza. Il Disegno di Legge dovrebbe dunque essere approvato dal Consiglio regionale prima di venire inviato dal Governatore Claudio Burlando a Roma.

La Regione poi, sempre secondo Martini, nell’ambito del proprio piano di interventi sui corsi d’acqua non solo potrebbe concedere sovvenzioni a quegli allevatori che aderissero al progetto di far pascolare le armenti negli alvei ma dovrebbe anche mettere a loro disposizione le strutture adeguate alle esigenze dei medesimi.

Martini spera che il suo Ordine del Giorno trovi il massimo consenso possibile in maniera bipartisan, considerato che pure il partito che esprime il Presidente del Consiglio Regionale, e cioè la Lega Nord, dovrebbe essere assolutamente sensibile alle esigenze degli allevatori dell’entroterra ligure. Due sono le incognite che gravano sul progetto del Consigliere Claudio Martini e cioè il modo in cui la Regione Liguria accoglierà la sua proposta, i tempi per l’eventuale sua approvazione a Genova ma soprattutto il tempo necessario all’approvazione di un’eventuale Legge Ordinaria che sostituisca il Regio Decreto del 1904 considerato che ci si sta avvicinando al termine dell’attuale Legisalatura parlamentare.


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